La Union Riviera Rugby rompe l’incantesimo e vince di misura sul Savona. Secondo posto in classifica promozione riconquistato, anche se con un solo punto di vantaggio sugli aquilotti. Non è ancora finita, dunque. Si vedrà perché. Per l’incontro di domenica al Pino Valle di Imperia, va detto tutto: partita vibrante, ma non bella. Bloccata, con tanta paura di sbagliare, che è poi quella condizione che ti porta all’errore. Una classica partita europea, anche se si è cercato il gioco manovrato a più riprese. Peraltro sono stati decisivi i calci, marcati da Calzia per la Union, più una perla di Roggero. Un cecchino che farebbe comodo anche ad altri livelli. Savona non demerita, anzi, è forse il Savona più convinto che si presenta ad Imperia. Ma la Union è un po’ una bestia nera, anche in questa fase di muta. Si cerca un gioco più manovrato, andando oltre la “lectio” Masson, peraltro presente fra il folto pubblico intervenuto. Le difficoltà nel gioco sono date dunque da molti fattori: timore, precipitazione, terreno di gioco tutt’altro che complice e il primo vero e grande caldo di stagione, che ha costretto l’arbitro ai due canonici water breack, uno per tempo. La partita vede la Union al sostanziale completo. Manca ancora Dalpiaz e Trucco inizia all’ala rispetto a Vallarino. Il primo calcio di punizione è a favore della Union e Calzia non sbaglia. Si cerca un gioco fluido, la Union arremba in touche, ma ci sono ancora errori di coordinamento. Si mette in evidenza un buon Gabaglio, il quale però al 10’ cade in un eccesso di zelo nella reazione ad una controruck avversaria. Secondo l’arbitro Franchini la mano del popolare “Gabba” va in faccia al giocatore avversario a terra. E sono 10 minuti in punizione. Sul calcio susseguente al fallo il Savona pareggia. La partita non decolla e sono ancora i calci a fare la differenza. E piazza ancora Calzia per il 6 a 3. La Union può rompere la partita con il consueto assalto dell’apriscatole Barbotto, che si mette in moto sulla sinistra. Fermato, ma con una possibile condizione di soprannumero al largo, non sfruttata però nella trasmissione da Zat, che preferisce un infruttuoso punto di approccio vicino a sé. La panchina casalinga ulula, ma il giovane mediano di mischia si rifarà con una buona prestazione complessiva. A livello Union salgono in cattedra, spesso, i centri, pesanti, con inserimenti veloci: Battistotti soprattutto e Delbecchi amano questo tipo di confronto. Anche la mischia è vincente e mette in difficoltà a più riprese quella savonese. In conseguenza di una mischia vinta sull’introduzione avversaria la Union costruisce una bella azione per il calcio di rimbalzo tra i pali di Roggero. Bel gesto, un cameo che non si vede molto spesso a questi livelli. Savona non demorde, però, e gioca con volontà, rompendo i placcaggi con le terze linee e portando in meta alla bandierina una di queste ultime, Roberto Guida. Meta non trasformata e si va al riposo sul 9-8 per la Union. Partita da farsi, dunque. All’inizio del secondo tempo entra Franzi in prima linea per Correddu. Anche Savona cambierà uomini in questa posizione fondamentale, segno della grande battaglia condotta. I cambi sono di qualità per la Union, con Vazio che entra per Masetto in seconda linea e Vallarino per Trucco. Il primo si farà notare per la fase di conquista della palla in ruck, il secondo per i suoi miracolosi placcaggi in velocità. Dunque c’è una ulteriore crescita per il direttissimo locale. Le iniziative della Union cercano di essere corali e si vede, anche se non sempre il sostegno arriva puntuale. Si segnalano le iniziative di Gabaglio, di Roggero e poi soprattutto di Gambini, che si propone con una corsa molto lunga e diagonale da rugby a sette. Tutti tentativi andati a vuoto, per mille e un motivo, tra la pressione savonese e gli errori di handling, comuni peraltro ad entrambe le squadre. Una puntura di Roggero, però, determina l’ulteriore calcio di punizione marcato da Calzia. 12-8. Risultato che non cambia nonostante una importante azione savonese, susseguente ad un momento di sospensione per un infortunio al braccio per un pilone aquilotto. Di fatto, Savona va in meta al penultimo minuto, ma Franchini, che ha diretto in modo autorevole, annulla per un passaggio in avanti. Va detto: gli errori di entrambe le squadre sono stati molti. Savona imprecisa per foga nei passaggi. Union non molto vincente in touches. L’elenco potrebbe continuare, però. Castaldo, che ha ormai un importante ruolo tecnico fra i padroni di casa, entra, come Ceccon per Novaro. Esce in particolare Delbecchi, perché Roggero va in posizione di centro. Con Castaldo in campo si crea una cerniera con Zat e c’è una visione di gioco esperta molto utile in un frangente in cui Savona potrebbe far sua la partita. Il gioco dei cambi agevola dunque la Union, la quale porta a casa il risultato. Importanti anche i sacrifici di Piana e di Ferrua, quest’ultimo in campo anche con una botta al costato. Sono 4 punti, ma uno va al Savona che limita la sconfitta entro i 7 punti. E così le due squadre sono ancora lì, con quella dell’estremo Ponente ligure avanti di un punto solo. Quindi vittorie con quattro mete sono d’imperio, stante per la Union, ormai, un turno con Ivrea e uno di chiusura, proibitivo, con Novara a San Remo.
La Union è scesa in campo con Piana, Barbotto, Correddu; Ferrua, Masetto; Bellifiori, Novaro, Gambini; Zat, Roggero; Gabaglio, Delbecchi, Battistotti, Trucco, Calzia. Cambi: Moschetta, Franzi, Ceccon, Vazio, Neyra, Vallarino, Castaldo.
SERIE C1 PROMOZIONE GIRONE 4 (II GG. RITORNO)
CUS Pavia – Amatori Novara 5/55
Ivrea – Stade Valdotain 36/22
Union Riviera – Savona 12/8
CLASSIFICA: Novara punti 35, Union 21, Savona 20, Ivrea 11, CUS Pavia e Stade Valdotain 8.
Immagini di Miranda Pellegrini