Sabato 18 novembre, primo concentramento casalingo per il settore propaganda, con l’ottima organizzazione dell’Imperia Rugby in quel del “Pino Valle” in regione Baité. La under 10 di Gianno e La Macchia non tradisce le attese e domina il gruppo dei contendenti. Del resto era nei voti e nelle speranze. Però, quel che più conta, è verificare la crescita umana, caratteriale, attitudinale dei ragazzi. Parlando soprattutto con i bambini al primo anno di esperienza, tutti rivelano il progeresso compiuto chi in tre, chi in quattro settimane. Insomma, progressione da manuale. Per la cronaca, quattro squadre in campo: Imperia, Savona, Salesiani di Vallecrosia e una mista che ha come gruppo forte i giocatori del Sanremo e aggrega elementi dei Reds o delle altre. Non è bestemmia creare squadre miste nel settore: ci si deve abituare a giocare con gli altri, dare sempre il massimo e approfittare di ogni occasione per avere la palla tra le mani. E sempre per la cronaca, girone all’italiana, dominato dall’Imperia. Tre partite, tre larghe vittorie, la prima con i Salesiani Vallecrosia, che subiscono 14 mete, la seconda con il più coriaceo Savona, che ne segna due, ma ne subisce otto e infine altre otto vengono inflitte alla squadra mista, complice, a detta dei tecnici a bordo campo, “un eccessivo calo di tensione”. Come a scuola, bisogna sempre dare il 100 %. Va detto che vivendo le partite a bordo campo si comprende come soprattutto gli imperiesi abbiano sempre voglia di giocare e ne avevano ancora a fine raggruppamento, segno di una condizione psicofisica ottimale. Importante l’ exploit iniziale, che infrange il taboo della prima solitamente sonnachiosa partita. Savona conferma un ottimo settore giovanile, ben seguito ed è in prospettiva una società che lavora bene anche per la prima squadra. I Salesiani di Vallecrosia possono contare su di un bel bacino di reclutamento e sono comunque inseriti nel più ampio discorso della franchigia provinciale Union Riviera. Sanremo muove i primi passi e ha qualche giocatore di spicco, come il funanbolo Culeri. Capitolo Imperia: tutti bravi, quindi meritano tutti la citazione a fine comunicato. Si notano alcuni atteggiamenti molto positivi: occupazione del campo di gioco, che proprio piccolo non è. Ricerca degli spazi, rapida decisione (decision making) per un passaggio, la ricerca del compagno, l’apertura, il cambio di gioco, magari effettuato con una corsa laterale più tipica del rugby a sette, ma sintomo di una condizione psicotattica ottima, resa dalla preparazione di Gianpiero Gianno. Va detto che questa volta si sono messi in luce capitan Ricky, l’imprevedibile, nonché Massimo ed Enrico, due figuri che fanno un duro lavoro, recuperano palloni, placcano e impediscono segnature. Favorendo le proprie. La formazione tecnica è targata La Macchia e si vede. Anche in relazione ai dettagli, con la ripresa integrale di tutte le partite e l’evidenza di errori e imprecisioni. Ed esercizi conseguenti. Tanto fieno in cascina, ragazzi e genitori contenti. What else ? E poi tutti in Club
Imperia Rugby in campo con Cossu, Borca, Crivello; Balestra, Semeria; Marchini, Desideri, Goggi e poi Bissaldi, Marroccu, Vianello, Berton, Guglieri, Stojanov, Pallini, Giovannini.