Lo sport in Provincia di Imperia può essere praticato tutto l’anno, in virtù di un clima invidiabile. Lo sport aperto a tutti ha il suo santuario nella pista ciclabile. Poi ci sono le società di ogni tipo sorrette da incrollabile volontà e passione per lo sviluppo della propria disciplina. La Liguria occidentale potrebbe diventare uno spazio straordinario per tanti sport, considerando il sostrato turistico in termini di servizi relativi, però mancano gli impianti. Ogni società si arrangia come può. E i tornei di livello internazionale hanno un peso tutt’altro che relativo. All’indomani del successo del torneo di rugby dedicato a Pino Valle, benemerito dell’ovale imperiese prematuramente scomparso, emergono tutte le positività che “fanno scuola” per la creazione di un evento in cui sono coinvolti centinaia di bambini. Il lavoro nei giorni precedenti, ha riguardato aspetti organizzativi e soprattutto la cura di un campo di gioco la cui manutenzione e il cui miglioramento non sono più eludibili, dato il peso stagionale che sopporta in relazione alle franchigie che vi giocano. E che hanno sul campo il biglietto da visita per una meta ambita: la Riviera ligure. Il problema organizzativo si risolve nella necessità di tenere occupati bambini in età da scuola primaria o addirittura da asilo. Il tutto al di là dei momenti di confronto nel torneo: si parla di soggetti dalla vivacità inesauribile, non costretti dalle mura domestiche. Prova ne sia che ancora dopo le premiazioni, conquistato un ovale, molti hanno continuato a giocare sugli angoli verdi del Pino Valle, fino all’intervento delle mamme. Eh già, le mamme: un cuore di volontarie grande. Molte avevano la maglietta con la bella scritta figurata: “il mio pulcino (ci si permetta in dialetto “pulìn”) gioca a rugby”. E qualcun’altra: “il mio campione preferito l’ho cresciuto io”. Il gruppo fans mamme è sempre stato molto attivo fin dai primi tempi della formazione del settore giovanile Imperia Rugby. Coadiuvati dalla creatività della Lisco’s family in Club House, tra una partita e l’altra c’è stato il gioco della pesca del fagotto e, apprezzatissimo, il trucca bimbi ed il regalo delle “sculture di palloncini”: cagnolini e spade i soggetti più graditi. Le guerre stellari e “la forza sia con te” erano però tutte in campo. In questo caso si parla di una soluzione che altre società e realtà sportive possono ben comprendere. L’area di acquisto, tra piante aromatiche offerte da Arimondo vivai e le specialità liguri con le ottime torte sono un altro aspetto che può essere potenziato a fini turistici: inutile dire che il torneo di rugby diventa così un momento esperienziale in rapporto alla volontà di conoscere un territorio attraverso il gusto. In ogni caso una parte del raccolto verrà destinato all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Il rugby è uno sport sempre molto attento alla dimensione sociale e anche società coinvolte nel progetto della Union Riviera Rugby, come il Sanremo, hanno seguito questo percorso. Fondamentale anche l’impegno dei giocatori di Under 18 e seniores: il solo lungo e meticoloso lavoro di arbitraggio, previo corso formativo, è risultato importante. Questo perché, giocando, sanno quello che si può o non si può fare e l’arbitro nel rugby è tanto una autorità quanto una celebrità, (quasi) mai messa in discussione. In ogni caso dissentire dall’arbitro è assolutamente un fallo grave. E così anche i più piccoli imparano ad accettare le decisioni, a seguire le regole. E va detto che anche i giocatori smaliziati imparano. Si pensa così già al prossimo appuntamento: la galleria fotografica estemporanea aperta a tutte le società con premio finale, data la possibilità tecnologica di stampa sul momento, ha avuto ampio successo. La locandina per l’anno prossimo c’è già, di fatto. Peraltro, ampio primo resoconto con immagini è già online:
Pino Valle 2017: il rugby della Provincia di Imperia ha un cuore grande