L’Imperia Rugby under 14 conclude una stagione lunga, estenuante, con il dolore per la perdita del tecnico Piero Binelli, onorato nel miglior modo possibile con le ultime prestazioni e sicuramente portato nel cuore per il futuro. Chi ci ha seguito, ha letto sicuramente di pagine molto belle scritte sull’erba e sul fango, passando da un molle autunno ad un inverno che si è fatto crudo a marzo per passare ad una bizzarra primavera in cui il caldo africano non è certo stato amico del rugby, sport in cui la “compagnia” di qualche placcatore aggrava il peso di magliette antistrappo. Nonostante tutto, si è sempre giocato e si sono visti grandi miglioramenti. Una crescita umana, soprattutto, per i ragazzi nell’età dello sviluppo e bisognosi di suggerimenti chiari, decisi e di una disciplina oggettiva e di un sostegno continuo. Il rugby fornisce tutto questo e il risultato è un gruppo coeso, forte e capace di esprime qualche leader capace di trascinare tutti con l’esempio. Se ne sono accorti anche a livello regionale, visto che prima Chiappori e poi Parodi sono stati chiamati a difendere i colori della Liguria in due importanti tornei. E va detto che i due sono venuti fuori da un gruppo di “osservati speciali” non certo limitato, frutto dell’oculato lavoro dello staff tecnico del sistema Imperia Rugby-Union Riviera Rugby. A Prato, ultimo torneo giocato dalla selezione ligure, i due imperiesi hanno fatto impressione e Chiappori si è congedato con tre mete, migliorando score e prestazioni già viste nel contesto di Piacenza. In seguito, a fine maggio, è stata la volta del torneo “Carletto Oddone”. Riservato alle categorie under 14 e under 16, il torneo ad inviti ha visto la partecipazione delle società padane di Rho e Ivrea, giunte in forze e con spirito anche vacanziero. Del resto, Imperia rappresenta a tutt’oggi una meta sportiva sempre più ambita e a livello sportivo e l’impianto “Pino Valle” di Baité possiede ampi margini di miglioramento. A livello tecnico, la under 14 ha disputato una partita onorevole di fronte ad un Rho quotato e fisicamente prestante. Qualche pausa nel gioco e una distrazione che è anche una costante della categoria, a livello ligure, sono costate una sconfitta di misura. Riscattata peraltro di fronte ad Ivrea, conculcata sotto cinque mete. Il torneo ha visto il Rho vittorioso anche su Ivrea, ma c’è da segnalare anche la doppia sfida tra i Salesiani di Vallecrosia, inseriti nel progetto Union Riviera Rugby e la seconda squadra di Rho, con vittoria per i liguri e soddisfazione portata a casa. Memoria di Carletto Oddone sicuramente onorata, dunque, considerando anche lo spirito pioneristico ed entusiasta di uno dei simboli di rugby non solo imperiese, ma anche ligure. Impegno, voglia di giocare, sorriso, baffoni, carisma indomabile e pronto a caricarsi tutto sulle spalle. E una lezione per i giovani giocatori. Finale di stagione, poi, in quel di St.Jean Cap Ferrat, domenica 3 giugno: meta di lusso e campo di lusso per chi è anche abituato ad un Pino Valle ampio, ma spelacchiato. Genitori ovviamente in sollucchero per la puntatina sulla Cote in uno scenario d’incanto e mamme sicuramente molto à la page per l’occasione. Si gioca con pubblico d’eccezione, tra cui spicca Stephane Ougier, padrino del torneo. Imperia se la vede con Monaco e dunque con una scuola d’eccezione. Secondo il tecnico Abbo si è vista una grande prova di carattere, considerando il duro confronto e con due segnature di Chiappori che hanno quasi controbilanciato le tre del Monaco. Sulla sconfitta pesa senza dubbio l’espulsione di Doria Miglietta in prima battuta, ma il gioco è gioco. A livello tecnico si notano già mutamenti di posizione, con Gheza in qualità di tallonatore, dopo una esperienza da estremo: una prima linea moderna, con piede felpato per il futuro ? In campo dunque con Terrusso, Gheza, Militello; Nonnis, Devia; Pelle, Doria, Rovere; Borca, Orlandi, Nunziata, Chiappori, Ramenzoni, Iannone, Liporace. A disposizione Airone e Melle.