Numeri e coesione. Sono due fattori determinanti nel contesto rugbistico e che fanno ancora difetto, a mente fredda, considerando la seconda sconfitta stagionale, patita a Sant’Olcese con gli Amatori Genova. I corsari avevano di fronte, peraltro, un settore giovanile da sempre ben strutturato. E con tutte le difficoltà che ha comunque la categoria in termini di numeri ed in relazione ad anni che in Liguria sono stati, tra gli altri, di peggiore denatalità. La spedizione Unionista verso Sant’Olcese non è delle più assortite: ci sono infortuni ed assenze non preventivate. Ci sarebbero dei numeri in partenza, certo, ma si tratta comunque di una non facile attività di franchigia che raccoglie ragazzi dell’intera provincia di Imperia, con tutte le difficoltà legate ad assemblaggi operati su di un territorio ove collegamenti e comunicazione sono oggettivamente difficili. Di fatto la Union si presenta all’appuntamento con soli 15 giocatori. Di per sé nel rugby non sarebbe un problema perché si mette in gioco anche la possibilità di dover operare con le forze a disposizione. La forza sta nel gruppo, ma l’omogeneità del gruppo si deve ancora creare. L’assenza di Liporace nel difficile ruolo di estremo costringe il tecnico Pallini ad un rimescolamento delle carte a disposizione, ponendo giocatori fuori ruolo abituale. Ne è conseguito un monologo degli Amatori. Però anche una buona occasione per la Union nella prova sul gioco difensivo, alla baionetta. Sarebbe stato utile El Kraa. Il monumentale Omar, visto in allenamento, dopo un anno di esperienza, è sempre più efficace, ma purtroppo non era presente. È un sicuro prospetto, in ogni caso. La Union però non è mai doma e gioca da par suo con le armi a disposizione per poter fare bella figura. Ne consegue almeno un calcio di punizione piazzato. La buona preparazione fisica, impostata da Marco Calzia, ha sicuramente comportato la tenuta nel secondo tempo, pur con un passivo pesante. Ne consegue anche la meta del solito Chiappori. Da lui ci si aspetta, pure, molto, a tutti i livelli, ma, come detto, è il gruppo che va coeso. La partita non dura ancora a lungo, anche se gli Amatori calano e la Union resiste proprio in forza delle capacità atletiche. La causa del finale anticipato è la mancanza del “numero legale”. Per fortuna non si parla di vergognose manovre d’assise governativa, ma del termine di uno sforzo improbo per il giovane mediano di mischia Francesco Borca, 40 chili di coraggio che, in attesa della sua crescita fisica, dirige l’orchestra formandosi il carattere. La sua caviglia non regge e alza bandiera bianca. Partita finita e nodi che vengono al pettine, tutti da sciogliere per i tecnici Pallini, Trucco e per il gruppo dei Salesiani Vallecrosia, senza dimenticare il supporto del gruppo tecnico al completo, ivi rappresentato dal tecnico under 18 Perrone, che in ogni caso sta trasmettendo garra al gruppo (per chi non è avvezzo alla mentalità argentina, la garra è una voce intraducibile che si configura come voglia e combattività). Avanti dunque a testa alta.
UNDER 16 GIR. TERRITORIALE LIGURIA/PIEMONTE (II GIORNATA)
Amatori Genova – Union Riviera 55/10
FTGI Rugby Ligues/1 – Black Herons Acqui 83/0
FTGI Marengo – CUS Genova 0/75
CLASSIFICA: FTGI Rugby Ligues/1 punti 10, Acqui, Amatori Genova, CUS Genova ed Union Riviera 5, FTGI Marengo 0.