C’era attesa ad Imperia per la prima della Union in casa di fronte ad una realtà rugbistica di rilievo come Ivrea. Folto pubblico, del resto, molti memori di antiche sfide con gli eporediesi. Si torna a respirare rugby d’alta quota nel Ponente ligure anche ai massimi livelli. Si è nel girone promozione della c1 e la corsa sulla capolista Novara è aperta. La Union mischia le carte, guidata in panchina dal tecnico Alessandro Castaldo, che è coadiuvato da Giorgio Pallini posizionato in piccionaia con Massimo Zorniotti. La trimurti corsara vede una prima linea ridotta nei numeri con Correddu fuori causa e un Franzi di sostanza, così come Piana, che è un cardine imprescindibile. Moschetta va in panchina, ma è lusso. In terza linea Gambini, Vazio e Bellifiori. Novaro è risparmiato e Ferrua con Masetto dovranno portare la croce molto a lungo. I rincalzi però sono di un certo rilievo. I centri Battistotti e Delbecchi costituiscono una coppia rodata e finalmente riproposta. Pronti via. Via ? I primi venti minuti scivolano in baruffe da cui escono vincenti gli ospiti con tre punizioni sanguinose. Simone Delise non è il calciatore principe, ma fa il suo. Li mette tutti e tre. Ivrea appare subito forte in mischia, organizzata in touche e rilevante nelle maul avanzanti. Una classica squadra padana, con qualche individualità di spicco fra le terze linee, ma in difficoltà nell’apertura, tra l’altro tormentata da un vento poco noto a certe latitudini ed anche nel gioco alla mano. Solo intorno al 20mo minuto la Union si scuote e gioca come sa. Punizione e touche nei 22 avversari. Ripetuta. Come tante, troppe, tra corridoi inesistenti e lanci bislacchi. In questo caso, alla seconda, buona trasmissione al largo. Molto al largo. Tanto che non si sa che succede. I corsari pensano di aver segnato alla bandierina, ma l’arbitro assegna la meta tecnica. Bene, pensa Calzia, trasformazione facile, 7 a 9 e partita riaperta. La sensazione è che giocando in modo aperto si possa fare molto bene. Però non è cosa semplice, ci sono automatismi nuovi da provare e di fronte una Ivrea insidiosa.
Al 32mo si legge la svolta. Franzi e Barbotto, uno dopo l’altro, si prendono sulle spalle tutti i placcatori possibili. Ne nasce una scintilla di Roggero che innesca Vallarino posto sull’asse, ben nascosto. Fila via come sa, in mezzo ai pali. 14 a 9 con la trasformazione di Calzia e da questo punto Ivrea non riesce a recuperare, pur procurando grattacapi.
All’inizio del secondo tempo entra Trucco per Battistotti, dolorante all’anca. Le ruggini di un campionato infinito si fanno sentire. Trucco va all’ala, svariante. Gabaglio si pone come centro ed è ruvido: placca, anche. Punge. Molto positivo. È proprio lui che spinge sull’acceleratore assieme a Vazio, sulla fascia destra. La palla viaggia rapida e i corsari sono tonici, per andare a schiacciare in meta dall’altra parte con Masetto. La trasformazione di Calzia sarebbe da manuale, ma si spegne sul palo. Ivrea potrebbe reagire perché gli ingranaggi dei locali non solo oliati. Zat è pugnace e cerca di orchestrare musica di rilievo, ma non sempre la trasmissione è buona oppure non si segue la direzione. Il giovane mediano di mischia porta comunque a termine la partita in perfetta forma. Ivrea non trasforma un calcio di punizione da posizione angolata. E i centri corsari soffrono. È la volta del giovane Cecon, ormai pronto e poi di Moschetta per Franzi, in una mischia che ha comunque sofferto. La Unon deve trovare un assetto nuovo, e si vede: Ivrea parte dalla propria metà campo, si aprono autostrade con placcaggi mancati e Sanfilippo va in meta. È un 19 a 14, senza trasformazione. Una svolta c’è ancora con l’entrata in campo di Attilio Damiano. Il giovane virgulto della under 18 si fa notare con quella simpatia che può generare una carta igienica ruvida sulle emorroidi: sette placcaggi, una palla recuperata, sempre con la confidenza di una scuola di formazione notevole. Non è facile vedere questi numeri in categoria e in così pochi minuti. Peraltro le cose si mettono per il meglio in casa Union con una giocata evidentemente provata. Touche ridotta poco fuori dai 22 avversari. Giocata da furbi sul lato chiuso. Corre Barbotto come se si aprissero per un attimo le acque del Mar Rosso. Meta alla bandierina. 14-24. Il punteggio non è però ancora molto al sicuro. Si gioca. Ci pensa però Calzia che decide di calciare una punizione dai 40 metri. Un tempo manco si vedevano queste cose ad alto livello. Ora c’è la preparazione. Ed è lunga abbastanza, alta abbastanza e forte abbastanza. Tre punti, Ivrea respinta. Non è finita ancora però, perché gli eporediesi marcano nel finale ancora al largo, dopo aver fallito una maul avanzante per un “in avanti” in caduta libera sulla meta. Visto dall’arbitro, beninteso. Neyra e Gandolfo partecipano alla festa, perché ci sono le quattro mete e la vittoria. Cinque punti in classifica, tonica. Prossimo impegno, non semplice, con il giovane Pavia. Destinazione Sanremo: è una piacevole novità, se ne parlerà, gli allenamenti sul campo matuziano sono già iniziati.
Formazione: Piana, Barbotto, Franzi; Masetto, Ferrua; Bellifiori, Vazio, Gambini; Zat, Roggero; Vallarino, Delbecchi, Battistotti, Gabaglio, Calzia. A disposizione ed entrati: Moschetta, Cecon, Novaro, Damiano, Trucco, Neyra Gomez, Gandolfo.
SERIE C1 FASE PROMOZIONE (III GG. ANDATA)
CUS Pavia – Stade Valdotaine 19/19
Union Rugby Riviera – Ivrea 27/19
Amatori Novara – Savona 59/14
CLASSIFICA: Novara punti 15, Union 14, Savona e Stade 6 , CUS Pavia 2, Ivrea 0.